♣ RUBRICA PSICOLIBRI ♣
♥ RELAZIONI E SEPARAZIONI: ISTRUZIONI PER L’USO ♥
♠ VERSIONE FEMMINILE ♠
“LA PRINCIPESSA CHE CREDEVA ALLE FAVOLE” e “IL CAVALIERE CHE AVEVA UN PESO SUL CUORE” dell’autrice Marcia Grad Power, sono due libri sempre molto attuali, psicoeducativi, di piacevole lettura, divulgativi e accessibili a tutti, che trattano di tematiche simili, ma da due punti di vista, quello maschile e quello femminile, con focus sui seguenti temi: relazioni affettive, rapporti familiari, separazioni, delusioni, dipendenza affettiva, tradimento, ma anche rinascita, rivincita sul passato, percorso di crescita stile “viaggio dell’eroe o dell’eroina”, per arrivare alla scoperta di sè e ritrovare una propria serenità.
Sono libri che ho consigliato tanto ai miei pazienti nel corso degli anni, perchè, come dicevo, sono libri di facile lettura, in forma di racconto fantastico proprio come una vera e propria favola; in questi racconti ci ritroviamo tutti, o almeno alcune parti di noi, prima o poi nella nostra vita affettiva.
In questo articolo mi soffermerò sulla versione al femminile, “LA PRINCIPESSA CHE CREDEVA NELLE FAVOLE” trovi qui di seguito il link: https://amzn.to/3xhGrsO (adv) e nel prossimo articolo che seguirà, invece parlerò dell’altro, la versione maschile.
La storia si incentra sulla protagonista Victoria, una principessa dai capelli dorati, che ama cantare e stare in mezzo a gli animali e la natura. Come in tutte le favole che si rispettino, cresce con il mito del principe azzurro che prima o poi arriverà e su questo, ruota tutta la sua vita, seguendo un preciso codice reale impostole dai suoi genitori, il Re e la Regina, dei quali per molto tempo, a suo malgrado, è succube. Il suo animo risultava troppo “ribelle” rispetto ai rigidi standard reali, venivano infatti negati, o scoraggiati, i suoi interessi e le sue predisposizioni naturali, portando così Victoria a rifugiarsi in un suo mondo immaginario, creando di fatto un alter ego Vicky, con quale Victoria imbastisce un dialogo quotidiano, trovando in esso conforto, coraggio e libero sfogo: di fatto Vicky è la sua parte più autentica, ma questo, Victoria, lo scoprirà solo successivamente.
La linea narrativa del libro è quella classica del viaggio dell’eroe, sul quale avevo scritto un post sulle mie pagine social e che ti lascio qui di seguito: https://www.facebook.com/psicologia.a.modo.mio/photos/pb.100031873642301.-2207520000../144392703918885/?type=3
Come in tutte le fiabe che si rispettino, il/la protagonista incontra nel suo cammino vari personaggi, i quali svolgono dei precisi compiti all’interno del processo evolutivo del personaggio, accompagnandolo, alternativamente, fino alla fine. Di fatto Victoria era infelice della sua vita, viveva nell’attesa del “principe-salvatore” che le avrebbe risolto (per magia) tutta la sua esistenza, ma anche una volta incontrato, la magia non avviene, anzi, rimane incastrata in una relazione che non la rende ancora più infelice.
Il sottotitolo del libro è, in tale senso, emblematico: “COME LIBERARSI DEL PROPRIO PRINCIPE AZZURRO”, riferendosi proprio a tutte quelle relazioni affettive in cui si viene a creare nella coppia una sorta di dipendenza con l’altro, investendolo di un ruolo che non gli spetta, non gli compete, oltre al fatto che si perde di vista la propria individualità e valore personale, ricercandoli solo nelle conferme e approvazioni altrui. Un meccanismo psicologico infernale che lo si trova spessissimo nella stanza di terapia, per la stragrande maggioranza donne, appunto. Queste persone si sentono vittime di un carnefice, che nel frattempo si è trasformato da principe azzurro ad aguzzino psicologico, perdendo completamente di vista il punto centrale:
Nessuno può farti stare male senza il tuo permesso e solo tu sei responsabile delle tue scelte e delle tue emozioni, non gli altri. Questo è sempre un punto di svolta in terapia, quando si lavora su di sè, sull’ identità personale e le relazioni affettive della propria vita.
Il racconto va avanti e nel corso della storia si ritrovano molti spunti di riflessione e pillole di saggezza, racchiusi poi in una sorta di vademecum, chiamata la pergamena sacra, che in un’ottica più attuale potremmo intitolare – “RELAZIONI E SEPARAZIONI: ISTRUZIONI PER L’USO” – ecco di seguito i passi che preferisco:
“Prima di ogni altra cosa, noi siamo figli dell’universo, interi, splendidi e perfetti in ogni dettaglio, perchè siamo così come l’infinito vuole che siamo. E’ quindi nostro diritto di nascita essere degni di rispetto e amore, e abbiamo l’obbligo di non accontentarci di nulla di meno.”
“Tra le braccia della debolezza c’è la forza, ansiosa di liberarsi. Nella presa del dolore c’è il piacere, che aspetta solo di realizzarsi. E lungo il sentiero degli ostacoli si celano le opportunità. Siamo grati a questi maestri per tutto ciò che portano nella nostra esistenza”.
LETTURE CONSIGLIATE:(adv)
- Sulla dipendenza affettiva un grande classico del genere è “DONNE CHE AMANO TROPPO” di Robin Norwood, lo trovi qui: https://amzn.to/3aRICfa
- Su argomento relazioni di coppia il libro di Nicoletta Cinotti “AMORE,MINDFULNESS E RELAZIONI” lo trovi qui: https://amzn.to/3QiuEDe
- “I CINQUE LINGUAGGI DELL’AMORE” di Gary Chapman, lo trovi qui: https://amzn.to/3aZtcWh
- “STRINGIMI FORTE” di Sue Johnson, lo trovi qui: https://amzn.to/3aOXmuV
- “ALLA RICERCA DELLE COCCOLE PERDUTE” di Giulio Cesare Giacobbe, lo trovi qui: https://amzn.to/3HdRyr0
- Sulla singletudine e il benessere psicologico il libro di Carolina Traverso, “SEMPLICEMENTE SINGLE”, lo trovi qui: https://amzn.to/3NPtLR2
- “DONNE AL BIVIO” di Ivana Castoldi, lo trovi qui: https://amzn.to/3MBhcao
Se vuoi approfondire l’argomento, chiedi una consulenza psicologica con me tramite questo link:
https://margheritabianchinipsicologa.it/contatti/
Se ti è piaciuto il mio articolo condividilo con i tuoi amici o sulle tue pagine social per aiutarmi a far crescere questo
Blog “Psicologiamodomio”
Grazie
E seguimi sulle mie pagine social!
https://www.facebook.com/psicologia.a.modo.mio/
🌈Dott.ssaMargheritaBianchini🌈 (@psicologiamodomio) • Foto e video di Instagram
e su Twitter @psy_amodomio